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Don Papa Rye Aged Rum presentato al The Sanctuary

L’atmosfera di una favola quella al The Sanctuary per la presentazione ufficiale del Rye Aged Rum del famoso brand filippino Don Papa. Nella cornice romana si è tenuto un evento speciale dedicato a questo particolare Rum, differente da tanti altri ma sempre fedele alla linea tracciata da Don Papa. Nel corso dell’evento, oltre alla scoperta della fiabesca location The Sanctuary, abbiamo potuto scoprire – in più di un modo – quello che è il Don Papa Rye Aged Rum, un prodotto che porta dentro di sé le origini di un paese, i suoi trascorsi e le sue peculiarità.

Non è necessario dire, ma lo facciamo comunque, come il tutto fosse a regola d’arte per le norme di distanziamento necessarie a bloccare la diffusione del Covid-19. Mascherine di altissima qualità e dedicate al brand sono state consegnate all’ingresso, e ogni persona ha mantenuto il distanziamento necessario sia in piedi che ai tavoli.

The Sanctuary Eco Retreat

Prima di parlare per bene del protagonista della serata, menzione d’onore va fatta al locale: una piccola oasi all’interno di Roma, proprio dietro al Colosseo, che ha saputo stregarci con il suo stile magico e unico, le sue atmosfere tropicali e la grande qualità del servizio. Il The Sanctuary Eco Retreat si presenta come un locale fatto principalmente in legno, con forti connotazioni “jungle” e una ricercatezza di stile sopraffina. Ad accoglierci, oltre allo staff, della musica dal vivo del gruppo Blabla Sisters and Band, un Country Rock/Folk delicato che si sposava in modo sublime con l’atmosfera del locale.

Il percorso: alla scoperta dei sapori del Rum e del Rye

Ad accoglierci durante la serata ci ha pensato subito un po’ di Don Papa Rye Aged Rum in purezza, versato dentro un calice perfetto per carpirne subito gli odori. Il presidente della Rinaldi 1957, azienda che distribuisce i prodotti Don Papa in Italia, il Brand Ambassador Walter Murcielago Gosso e Tamika Sewnarain, Export Manager Europe, hanno accolto gli invitati parlando di questo Rum, per poi invitarci a sentirne gli odori e i sapori.

Una volta conclusa la breve introduzione, l’evento si è spostato ai tavoli, dove con tre portate composte ognuna da un cocktail e un piatto abbinato, si è dato il via alla degustazione del Don Papa Rye Aged Rum attraverso le varie anime che questo prodotto possiede, sia che venga mescolato in un long drink delicato e gradevole, sia che faccia parte di un qualcosa di più complesso e forte come il Sazerac.

La degustazione

Don Papa Rye Aged Rum in purezza

Versato in un calice per degustarne meglio i sapori e per sentirne meglio gli odori, il Don Papa Rye Aged Rum è un prodotto particolare. Racconta le origini colone delle Isole Filippine, che per 50 anni hanno vissuto sotto gli Americani. Se i 200 anni precedenti sotto gli Spagnoli gli hanno permesso di apprenderne cultura e usi, i 50 anni successivi hanno dato invece uno stampo alla vita di tutti i giorni. Per omaggiare questi periodi, questo Rum viene fatto invecchiare per 4 anni e 8 mesi in delle botti di Rye ai piedi del Monte Kanlaon sull’isola di Negros, nelle Filippine: esatto, non si parla di conclusione dell’invecchiamento ma di un percorso completo.

La scelta del Rye, a differenza del Whiskey, è dovuta al fatto che prima del proibizionismo questa bevanda, prodotta dalla segale, era più diffusa.

L’odore è molto dolce, come tutti i Rum, ma presenta delle note più forti che lo rendono vivace. Non manca ovviamente quel sentore di fruttato misto al classico forte effluvio tipico dei Whiskey. Scorporando ulteriormente gli odori, si possono notare note di pepe nero, caramello e legno di cedro, mentre dopo il primo sorso al naso si può percepire anche un leggero odore di menta. Il sapore, dapprima forte e prepotente in bocca, diventa poi dolce e morbido dopo qualche secondo, lasciando un retrogusto deciso e, allo stesso tempo, delicato.

Jungle Prohibition + Spring Rolls

Ingredienti:
  • Don Papa Rye Cask
  • Bitter Kalamansi
  • Succo di Lime
  • Succo d’Ananas
  • Float di Vermout Rosso

Bicchiere: Tumbler Alto
Garnish: arancia disidratata

Il primo drink servito è stato un long drink molto estivo, fresco, delicato. Con una forte componente di succo d’ananas, il cocktail mascherava i sapori forti del Don Papa Rye Aged Rum senza però cancellarne il sentore caramellato, dando così una connotazione dolce ad un drink che sfrutta succhi e bitter di agrumi.

Ad accompagnarlo ci è stato servito un piatto con degli Spring Rolls con guanciale, cavolo verza e ananas. Il ritorno del frutto ha avuto funzione di collegamento tra piatto e drink, mentre il resto dell’involtino ha dato quel tocco di esotico che già si sentiva dentro al cocktail.

Il Don Papa Rye Aged Rum si presta quindi molto bene a drink leggeri, fruttati, e riesce a donare tutto ciò che ha senza rimanere affogato da sapori forti e agrumosi, ma anzi ne diventa complementare.

Al’s Remedy + Tempura di Gambero

Ingredienti:
  • Don Papa Rye Cask
  • Succo di Limone
  • Sciroppo di Zenzero e Miele
  • Profumo di Torba
  • Pepe Bianco

Bicchiere: Tumbler Basso
Garnish: lime disidratato

Il secondo drink è diventato già più corposo, spingendo sempre su odori e sapori agrumosi ma stavolta inserendo la magia dello zenzero e del miele. A speziare il tutto il pepe bianco, contrasto eccellente al dolce del miele. Il sapore di questo drink ha messo subito più in risalto quello del Don Papa Rye Aged Rum, stavolta mascherando molto meno le sue origini americane da botti di Rye.

Insieme ci è stato portato un piatto di gamberi in tempura con salsa ponzu: due grandi gamberoni ricoperti di una soffice panatura, insieme a due gamberetti con pasta fillo hanno deliziato il nostro palato, con quella che sembrava a tutti gli effetti una salsa ponzu homemade davvero decisa.

Il Don Papa Rye Aged Rum si sposta alla perfezione, quindi, anche con drink più intensi, avendo dalla sua delle origini che gli permettono di mantenere il passo con sapori più forti.

Don Papa Sazerac + Mini Ceviche con Mango

Ingredienti:
  • Don Papa Rye Cask
  • Cognac
  • Sciroppo di Zucchero
  • Peychaud’s Bitter

Bicchiere: Tumbler Basso
Garnish: slice di arancia

Questo terzo drink rivela invece tutto il forte gusto di questo Don Papa Rye Aged Rum: servito senza ghiaccio, il Rum trova compagno nel Cognac e prende dolcezza dallo sciroppo di zucchero. A rendere il tutto ancora più speziato, ci pensa il Peychaud’s Bitter, che unisce i sapori di genziana e altre erbe dando quel brio caratteristico del suo paese d’origine, New Orleans.

Il terzo piatto è stato anch’esso molto particolare: una mini ceviche con mango, coperta da una cialda al mais e cacao, insieme a pachino e un filo d’olio a crudo. L’unione tra dolce e salato esprime pienamente il contrasto tra il dolce del Rum e il forte sapore dato dalle botti di Rye, diventando a tutti gli effetti la portata più vicina allo spirito del prodotto.

Il Don Papa Rye Aged Rum trova vita soprattutto nell’essere bevuto assoluto, o in dei cocktail ricercati e capaci di risaltarne tutte le proprietà. Prendere il posto dell’Assenzio in questo drink è difficile, eppure questo Rum riesce comunque a tenergli testa, in un twist decisamente delizioso.

In concusione, questo Don Papa Rye Aged Rum diventa davvero portabandiera delle origini delle Isole Filippine, mostrando come persino due sapori così diversi come il Rye e il Rum, se uniti nella giusta maniera, riescano a dar vita ad un prodotto di altissimo livello, versatile, delizioso.

foto di Federico Priori per Contentissimo

Simone Lelli
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.

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